Indicatore di tempestività dei pagamenti

Data aggiornamento: 28/10/2024

L'indice di tempestività dei pagamenti è definito in termini di ritardo medio di pagamento dalla data di scadenza stabilita di norma in 30 giorni, salvo diversa pattuizione tra le parti. L’obbligo per le PA di pubblicare tale indice è stato introdotto dal D. Lgs. 33/2013, relativo al riordino della disciplina sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte degli Enti Pubblici, i cui termini sono stati successivamente modificati dal D. L. 24 aprile 2014 , n. 66.

Tale indicatore è utile ai fini del monitoraggio dei tempi medi di pagamento da parte dell’Ente.

Il suddetto decreto legge prevede nuove modalità e tempi di calcolo dell’indicatore: la somma dei giorni effettivi di pagamento per ciascuna fattura ricevuta a titolo di corrispettivo di una transazione commerciale - ossia quelli intercorsi tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento compresi i festivi - deve essere moltiplicata per l’importo complessivo dovuto (inclusi oneri, imposte, tasse e dazi). Tale valore deve poi essere rapportato agli importi effettivamente pagati dall’Ente nel periodo di riferimento.

Il valore dell’indice rappresenta, se positivo, la media dei giorni di ritardo rispetto alla scadenza dei pagamenti, se negativo la media dei giorni di anticipo rispetto alla scadenza dei pagamenti.