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ARMA LUNGAC1
Storia
Agli inizi del 1900, i fabbricanti di armi della Provincia di Brescia, individuarono nella qualità e nella affidabilità, la chiave del successo per i loro prodotti e costituirono un Consorzio con i Comuni di Brescia e Gardone V.T., la Camera di Commercio di Brescia ed il Ministero dell'Industria dell'allora Regno di Italia.
Nacque così con Regio decreto n° 20 del 13/01/1910 il Banco di Prova con sede a Brescia e laboratori nei più importanti centri di produzione armiera: Gardone V.T. e Brescia.
I soci del Consorzio versarono un contributo "una tantum" per affrontare le spese di avviamento.
Fra difficoltà burocratiche e lo scoppio della prima guerra mondiale, fu solo dal 1° settembre 1920 che incominciò a funzionare la sezione di Gardone V.T., mentre quella di Brescia iniziò l'attività il 1° luglio 1921.
La prova del Banco era facoltativa fino al 1923 anno in cui la legge n° 3152 la rese obbligatoria.
Nel 1925 oltre alle due sezioni di Gardone V.T. e Brescia, venne aperta una sezione del Banco a Camerlata (Como) ma operò per circa un anno (dal 2 febbraio 1925 al 28 febbraio 1926). Con RD il 15 novembre 1925 il Banco di Prova assunse la denominazione di "Banco Nazionale di Prova per le armi da fuoco portatili".
Nel 1928 l'Italia aderì alla Convenzione di Bruxelles con cui alcuni paesi Europei riconoscevano reciprocamente le prove sulle armi effettuate dai rispettivi Banchi di Prova.
La crisi economica che investì l'economia italiana degli anni 20, portò alla chiusura della sezione del Banco di Prova di Brescia (chiuse il 17 maggio 1930) rimanendo la sola sezione di Gardone V.T. che andò sempre più affermandosi.
La sede era ubicata in un vecchio edificio in Via Della Vittoria e fu trasferita nell'attuale sito di via Mameli nel 1951.
Il Banco Nazionale di Prova nel suo quasi secolo di storia ha subito diversi adattamenti normativi e organizzativi per renderlo più rispondente alle nuove esigenze tecniche e amministrative.
In particolare:
- La legge n° 186 del 23 febbraio 1960 che sostituisce il RDL n° 3152 del 1923 sulla obbligatorietà della punzonatura delle armi da fuoco portatili;
- La legge n° 993 del 12 dicembre 1973 con cui si ratifica la seconda Convenzione di Bruxelles (adottata il 1° luglio 1969) sul riconoscimento reciproco dei punzoni di prova fra alcuni paesi europei attualmente Austria, Belgio, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Spagna, Ungheria e con la Repubblica del Cile, nonché l'istituzione di una Commissione Internazionale Permanente (CIP) che fisserà i criteri di prova per la sicurezza dell'utilizzatore finale dell'arma;
- La legge n° 110 del 18 aprile 1975 che integra e disciplina le norme per il controllo delle armi e delle munizioni, introducendo l'obbligo della catalogazione delle armi rigate, attribuisce al BNP il compito di verificare la conformità delle armi al Catalogo Nazionale;
- La legge n° 509 del 6 dicembre 1993 che stabilendo la Norme per il controllo delle Munizioni Commerciali definisce il BNP l'Organo Nazionale Competente per la prova delle munizioni così il BNP assume l'attuale denominazione di "Banco Nazionale di Prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali";
- Il D.M. n° 362 del 9 agosto 2001 che disciplina le armi ad aria compressa e le repliche di armi ad avancarica monocolpo.
Questo è il Banco Nazionale di Prova Italiano, al quale può dirsi in gran parte dovuto il progresso ed il notevole miglioramento della produzione anche artigiana, verificatosi negli ormai più che trent'anni di attività.
Ing. De Florentiis
Primo direttore del BNP dal 1920 al 1922 - Testo "Armi da Fuoco" edito da Hoepli
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Mission
Il BNP è il "controllore tecnico" della rispondenza delle armi e delle munizioni alle norme tecniche e di legge ed è considerato "l'ufficio anagrafe" di tutte le armi prodotte in Italia e parte di quelle importate.
Organigramma
Le attuali posizioni organizzative del Banco Nazionale di Prova prevedono 1 dirigente, 14 impiegati e 55 operai con C.C.N.L. appartenente all'industria metalmeccanica privata.